a cura di Eugenio Maruca e Luca Ciliberti
Cosa è
L’attuale situazione pandemica ha comportato una battuta di arresto delle attività produttive a livello mondiale, per le necessarie misure di contenimento del coronavirus. Ogni Stato ha elaborato dei piani di supporto alle aziende per superare questo momento così difficile mediante una serie di misure volte ad “ammortizzare” il costo sociale dei lock down. In questo scenario, il Fondo Nuove Competenze si colloca come misura capace, da una parte, di essere un valido sostituto della Cassa integrazione e, dall’altra, di elevare le competenze delle risorse umane di un’azienda mediante percorsi di formazione specifici per il settore in cui l’azienda opera. Il Fondo Nuove Competenze è la nuova misura di Anpal (Agenzie per le politiche attive del lavoro) che consente alle imprese, di qualunque settore e dimensione, di formare e riqualificare i dipendenti, modificando temporaneamente l’orario di lavoro. L’azienda può ridurre l’orario lavorativo del lavoratore per destinare parte delle ore a corsi di formazione per il miglioramento delle sue competenze. Il Fondo si fa carico del costo del lavoratore in formazione, senza diminuirne lo stipendio e senza costi per l’azienda e si presenta oggi, nel periodo che stiamo vivendo, come un’ottima opportunità per quelle imprese che come noi credono che la crisi debba essere trasformata in un’opportunità di crescita aziendale, partendo dalla formazione dei propri dipendenti.
Come funziona
Attraverso il ricorso al Fondo Nuove Competenze, le aziende, a seguito di un accordo sindacale di rimodulazione dell’orario lavorativo, possono ridefinire l’orario lavorativo destinando le ore in eccesso alla formazione dei propri dipendenti al fine di migliorarne le competenze o favorire una riqualificazione professionale. Il Fondo, quindi, diventa un valido sostituto alla Cassa Integrazione comportando vantaggi sia per l’azienda, che riceverà i fondi per coprire totalmente il costo del lavoro (sia per la parte retributiva che contributiva) dei lavoratori inclusi nei percorsi formativi sia per il lavoratore, il quale seguirà i percorsi formativi qualificanti e, al contempo, riceverà la sua normale remunerazione, superiore rispetto a quella prevista dall’attuale cassa integrazione. Il Fondo si fa carico del costo del lavoratore in formazione, senza diminuirne lo stipendio e senza costi per l’azienda che riceverà i fondi per il relativo costo orario lordo del lavoratore. Possono aderire al Fondo tutti i datori di lavoro del settore privato, gli unici limiti sono legati al monte ore complessivo di formazione per ciascun dipendente, pari a 250 ore, e i tempi in cui tale formazione deve essere erogata, 90 giorni dall’approvazione della domanda da parte di Anpal. Si ribadisce che i percorsi formativi saranno definiti sulla base di quelli presenti all’interno del repertorio formativo regionale in funzione del codice attività svolto dall’azienda al fine del conseguimento dei relativi titoli di qualifica. Prima dell’invio della domanda, è necessaria la sottoscrizione di accordi sindacali preventivi e tutte le attività formative finanziate devono concludersi entro 90 giorni dall’approvazione della domanda, pena la riparametrizzazione del finanziamento concesso.
I progetti formativi potranno avere durata fino a 250 ore e potranno essere svolti, vista l’attuale situazione pandemica, a distanza attraverso piattaforme accreditate, secondo le seguenti modalità:
N.112 ore in modalità Fad Sincrona (necessariamente durante le ore di lavoro);
N. 75 ore in modalità Fad Asincrona (anche fuori dall’orario di lavoro);
N. 63 ore in modalità Training on the Job (necessariamente durante le ore di lavoro).
Tali progetti dovranno contenere:
- le modalità tramite le quali saranno migliorate le abilità possedute dal lavoratore, anche mediante servizi di individuazione e valorizzazione delle competenze
- la personalizzazione dei percorsi di apprendimento, in base alle valutazioni di ingresso, a partire dalla progettazione per competenze degli interventi coerente con gli standard di natura professionale e di qualificazione definiti dal repertorio nazionale
- messa in trasparenza e attestazione delle competenze acquisite in esito ai percorsi.
SCLN Law Firm e Studio Vergata sono in grado di supportare le aziende nel predetto servizio, svolgendo per loro conto tutte le attività necessarie per la richiesta, la gestione e la rendicontazione della domanda di accesso al Fondo.